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VIOLAZIONE DELLE NORME IGIENICO-SANITARIE: IL LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA DI UNO CHEF

04 giugno 2024

VIOLAZIONE DELLE NORME IGIENICO-SANITARIE: IL LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA DI UNO CHEF

igiene alimenti

Secondo la Corte di Cassazione, il licenziamento per giusta causa di un dipendente per la violazione di norme igienico-sanitarie è legittimo se il datore di lavoro viene condannato in sede penale a causa della condotta del dipendente stesso.
È quanto si evince dalla sentenza n.3927 del 13 febbraio 2024 in cui è stato esaminato il caso di uno chef che aveva impugnato il licenziamento da parte del datore di lavoro a seguito di una condanna penale.


La condanna del Datore di Lavoro era stata prescritta a seguito di una ispezione del N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) per aver riscontrato carenze dal punto di vista igienico-sanitario (detenzione di alimenti scaduti ed in cattivo stato di conservazione) nel proprio ristorante.
Il licenziamento dello chef, da parte del Datore di Lavoro condannato, è stato confermato dalla Cassazione dato il ruolo di responsabilità da lui rivestito all’interno dell’azienda e data la gravità del mancato rispetto dei propri doveri quali il corretto adempimento alle norme igienico sanitarie previste dal sistema H.A.C.C.P.

A seguito di tale sentenza, la quale crea sicuramente un importante precedente, si rammenta alle aziende del settore alimentare di:
• Sviluppare un piano di autocontrollo HACCP adeguato e coerente all’attività svolta;
• Formare e sensibilizzare i propri lavoratori circa il corretto rispetto delle procedure igienico sanitarie previste dal sistema H.A.C.C.P. e normativa vigente.

I nostri tecnici di STS CAT s.r.l., Centro Assistenza Tecnica di ASCOM Confcommercio Parma, si propongono come tuoi consulenti per verificare gli adempimenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti.
Per maggiori informazioni, scrivici all’indirizzo e-mail: stscat@ascom.pr.it oppure chiamaci al numero 0521 298892.